FIREMA – Cgil, CISL e UIL, pronte alla MOBILITAZIONE senza sblocco del Fondo Finanziario

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Le Organizzazioni Sindacali, unitamente ai lavoratori, sono pronti a mobilitarsi e adire alle vie legali se entro la fine dell’anno non arriverà il nulla osta per lo sblocco del fondo finanziario che sostiene la legge Articolo 1, comma 246, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.

“𝘈𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘦𝘭 𝘴𝘦𝘵𝘵𝘰𝘳𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘪 𝘮𝘢𝘵𝘦𝘳𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘳𝘰𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘦 𝘧𝘦𝘳𝘳𝘰𝘷𝘪𝘢𝘳𝘪𝘰 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘵𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘢 𝘭𝘰𝘳𝘰

𝘢𝘵𝘵𝘪𝘷𝘪𝘵𝘢̀ 𝘯𝘦𝘭 𝘴𝘪𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘥𝘶𝘵𝘵𝘪𝘷𝘰, 𝙨𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙚𝙨𝙨𝙚𝙧𝙚 𝙙𝙤𝙩𝙖𝙩𝙞 𝙙𝙚𝙜𝙡𝙞 𝙚𝙦𝙪𝙞𝙥𝙖𝙜𝙜𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙙𝙞 𝙥𝙧𝙤𝙩𝙚𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙖𝙙𝙚𝙜𝙪𝙖𝙩𝙞 𝙖𝙡𝙡’𝙚𝙨𝙥𝙤𝙨𝙞𝙯𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙖𝙡𝙡𝙚 𝙥𝙤𝙡𝙫𝙚𝙧𝙞 𝙙𝙞 𝙖𝙢𝙞𝙖𝙣𝙩𝙤 𝘥𝘶𝘳𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘭𝘦𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘣𝘰𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘥𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘮𝘪𝘢𝘯𝘵𝘰 𝘱𝘰𝘴𝘵𝘦 𝘪𝘯 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘴𝘰𝘴𝘵𝘪𝘵𝘶𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘵𝘦𝘵𝘵𝘰, 𝘴𝘰𝘯𝘰 𝘳𝘪𝘤𝘰𝘯𝘰𝘴𝘤𝘪𝘶𝘵𝘪, 𝘯𝘦𝘪 𝘭𝘪𝘮𝘪𝘵𝘪 𝘴𝘵𝘢𝘣𝘪𝘭𝘪𝘵𝘪 𝘥𝘢𝘭 𝘱𝘳𝘦𝘴𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘢, 𝘪 𝘣𝘦𝘯𝘦𝘧ı̀𝘤𝘪

𝘱𝘳𝘦𝘷𝘪𝘥𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘪 𝘥𝘪 𝘤𝘶𝘪 𝘢𝘭𝘭’𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘰 13, 𝘤𝘰𝘮𝘮𝘢 8, 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘭𝘦𝘨𝘨𝘦 27 𝘮𝘢𝘳𝘻𝘰 1992, 𝘯. 257, 𝘱𝘦𝘳 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘰𝘥𝘰

𝘤𝘰𝘳𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘯𝘥𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘮𝘦𝘥𝘦𝘴𝘪𝘮𝘢 𝘣𝘰𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢 𝘦 𝘱𝘦𝘳 𝘪 𝘥𝘪𝘦𝘤𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪 𝘴𝘶𝘤𝘤𝘦𝘴𝘴𝘪𝘷𝘪 𝘢𝘭 𝘵𝘦𝘳𝘮𝘪𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘪 𝘥𝘪 𝘣𝘰𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢, 𝘢

𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘤𝘰𝘯𝘵𝘪𝘯𝘶𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘦𝘭 𝘳𝘢𝘱𝘱𝘰𝘳𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘭𝘢𝘷𝘰𝘳𝘰 𝘪𝘯 𝘦𝘴𝘴𝘦𝘳𝘦 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘴𝘶𝘥𝘥𝘦𝘵𝘵𝘦 𝘰𝘱𝘦𝘳𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘣𝘰𝘯𝘪𝘧𝘪𝘤𝘢”.

𝗦𝗼𝗻𝗼 𝗰𝗶𝗿𝗰𝗮 𝟯𝟯𝟬 𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗲 𝗱𝗮𝗶 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗧𝗶𝘁𝗮𝗴𝗮𝗿𝗵 𝗙𝗶𝗿𝗲𝗺𝗮 𝗖𝗮𝘀𝗲𝗿𝘁𝗮, di cui 80 pensionabili già da diversi mesi, ma prigionieri di una lungaggine burocratica amministrativa.Chiediamo subito lo sblocco del fondo finanziario anche perché l’azienda attraversa una crisi produttiva e utilizza il contratto di solidarietà.

Una risposta immediata sui benefìci previdenziali per l’esposizione all’amianto ridurrebbe l’utilizzo del

contratto di solidarietà, oltre a riconoscere un diritto sacrosanto ai lavoratori esposti per anni alle

polveri di amianto che già sta registrando tra i dipendenti numerosi decessi e malattie per asbesto

correlato.

Non attenderemo più….

Nonostante i molteplici incontri tenutosi con le Inps,sia a livello locale che a livello Nazionale che hanno permesso ai lavoratori coinvolti di avere la certificazione da parte dell’Inail e dell’nps dell’esposizione all’amianto purtroppo non hanno ancora ottenuto il nulla osta definitivo per andare in pensione anticipata, come prevede la legge.

«Non un beneficio – ma come ripetiamo ogni volta-, un diritto».

Il nulla osta tarda ad arrivare e da quanto è emerso nei vari incontri Istituzionali, prima di procedere

l’INPS pretende dal governo la copertura economica per tutte le 5.600 domande presentate a livello

nazionale.

Per sbloccare questa inaccettabile situazione è opportuno che il Governo Nazionale garantisca nella legge finanziaria di fine anno le risorse necessarie e che la Conferenza dei Servizi

prevista per il 9 dicembre c.a, costituita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, dal Ministero del lavoro, dall’Inail e Inps, preveda un percorso amministrativo che abbrevia i tempi per deliberare le 80 domande di pensionamento pervenute dal territorio di Caserta e stabilisca un termine ultimo per

esaminare tutte le domande presentate in modo da non penalizzare i lavoratori di Titagarh Firema Caserta che già da Marzo 2019 hanno acquisito il diritto.

Se dalla Conferenza dei Servizi non dovessero arrivare risposte positive per il riconoscimentoprevidenziale per i circa 80 lavoratori di 𝗧𝗜𝗧𝗔𝗚𝗔𝗥𝗛 𝗙𝗜𝗥𝗘𝗠𝗔 𝗖𝗔𝗦𝗘𝗥𝗧𝗔 che hanno già ottenuto la certificazione per l’esposizione all’amianto, 𝗖𝗚𝗜𝗟-𝗖𝗜𝗦𝗟-𝗨𝗜𝗟 𝗲 𝗙𝗜𝗢𝗠-𝗙𝗜𝗠-𝗨𝗜𝗟𝗠 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗥𝗦𝗨 intraprenderanno qualsiasi azione, anche quella legale, per garantire il diritto acquisito dei lavoratori.

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