Il Lungomare di Napoli vittima sacrificale dell’inciviltà. Mare e scogli diventati cimiteri di batterie esauste e fuochi pirotecnici

Europa Verde: “Mettere a rischio la salute dell’ambiente è un crimine e come tale va punito severamente. Bisogna salvare la città portando avanti una politica di tolleranza zero e di rieducazione civica ed ambientale.”

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Il lungomare napoletano continua ad essere, purtroppo, vittima sacrificale offerta all’inciviltà di tanti cittadini (in molti casi anche turisti) affinché vengano salvati il divertimento e la movida. E così gli arenili, il mare, le aree scogliere, i muretti, i marciapiedi del lungomare diventano testimonianze della follia irresponsabile di quei giovani e di quegli adulti che pur di preservare i propri momenti di relax, senza interruzione alcuna (nemmeno per ‘scomodarsi’ a gettare una lattina negli appositi contenitori), hanno ridotto una delle più suggestive bellezze della città in un gigantesco immondezzaio.

Succede, ad esempio, come segnala un cittadino al Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che gli scogli ed il mare nell’area tra il Molo Luise e via Caracciolo siano diventati una sorta di discarica di batterie esauste e residui di fuochi d’artificio.

“Affacciandomi al parapetto (ove giungeva una disgustosa puzza di fogna) si vedevano i residui di numerosi fuochi pirotecnici fatti esplodere sugli scogli e lasciati lì chissà da quanto tempo (da molto visto che il sole ha scolorito tutti gli involucri). E nel mare cosa vedo? Decine di batterie alcaline stilo, di cui una ancora sul parapetto per terra sul marciapiede. Hai capito bene: batterie stilo, quelle comuni batterie cinesi che si usano nei giocattoli per bambini. Già non si dovrebbero gettare nei rifiuti normali figuriamoci nel mare lì dove alzando lo sguardo vedi il golfo col Vesuvio. Il cittadino perbene spende centinaia di euro per revisionare caldaia, auto, moto etc contro l’inquinamento e un ignorante qualunque getta gratis e impunito batterie in mare in quel bellissimo posto. Siamo senza speranza.”- spiega il segnalante.

“Abbiamo segnalato la questione alla Capitaneria di Porto e all’Autorità Portuale affinché si attivino per bonificare l’area e far recuperare questi materiali che possono risultare molto nocivi per l’ambiente. Questa inciviltà dilagante sta dando vita a comportamenti che oltre che irresponsabili vanno considerati criminali. Mettere in pericolo la salute dell’ambiente e quindi di conseguenza anche della fauna, della vegetazione e dell’uomo, è senza dubbio alcuno un crimine e come tale va punito in modo esemplare e severissimo. La nostra città, ma in genere l’ambiente, va salvato dalla follia di certa gente irresponsabile e questo lo si può fare amministrando Napoli in modo differente, mettendo da parte la tolleranza e prevedendo una maggiore cura del territorio anche attraverso una più ampia installazione di contenitori per ogni tipologia di rifiuti e  con  un programma educativo sul corretto smaltimento dei materiali  e sulla tutela dell’ambiente, che dovrebbe essere anche una materia scolastica.” -hanno dichiarato Borrelli ed il consigliere municipale di Europa Verde Gianni Caselli.

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