La Reggia di Caserta illuminata di viola per la Giornata Mondiale della Prematurità

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In Italia nascono ogni anno oltre 30.000 prematuri (il 7% del totale), cioè bambini che vengono al mondo prima della 37a settimana di età gestazionale (Fonte CeDAP 2017), dato che non sembra essersi modificato significativamente, ad eccezione delle gravide che hanno contratto il Sars-Cov-2, in cui la prematurità ha avuto un’impennata, con il 14% di nascite pretermine, come è emerso dal Registro nazionale Covid-19 della SIN.

“Le cure intensive mirate a garantire la sopravvivenza nei neonati pretermine, a supportare la ventilazione, ad assicurare l’apporto nutrizionale nel modo più adeguato, a proteggere dalle infezioni, non bastano più: è un nostro preciso impegno proteggere anche la relazione madre-bambino e la genitorialità. Il ricovero in Terapia Intensiva Neonatale (TIN) comporta il rischio di separazione tra il genitore e il bambino, che è aumentato nell’emergenza Covid-19, per esigenze cautelative di contenimento del contagio”. Queste Le parole del Prof. Mosca, Presidente SIN in occasione della Giornata Mondiale della Prematurità, che invita sostenere il più possibile la “Zero separation”, cioè garantire la vicinanza genitori-neonato, anche in questo difficile momento di pandemia.

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