Chiedono soldi per la chiesa ma è una truffa. E il parroco invita a segnalare

“Ci manda don Stefano”. Una frase pronunciata come passepartout per attirare l'attenzione ed essere del tutto convincenti.

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CASAGIOVE (Ce) – Agivano in gruppo e avevano ideato una raccolta fondi per una pseudo iniziativa di beneficenza fingendosi collaboratori di don Stefano Giaquinto, parroco della chiesa di San Michele Arcangelo a Casagiove, ma la loro impresa ha avuto breve durata. Quegli strofinacci per la pulizia della casa, che di volta in volta vendevano pronunciando il nome del prete come bigliettino da visita, erano merce per ricavare introiti con facilità. Bastava dire al malcapitato di turno “Ci manda don Stefano!” e il gioco era fatto.

Non è inverosimile credere che i malfattori abbiano sfruttato intenzionalmente la popolarità di don Stefano, noto per essere un attivista schierato dalla parte dei deboli, degli emarginati e degli ultimi, riconosciuto come un vero animatore di comunità e promotore incessante di tante iniziative di solidarietà.

Scoperta la truffa, lo stesso don Stefano Giaquinto ha denunciato l’accaduto e ha innanzitutto messo in guardia i suoi concittadini, attenzionandoli a non cadere in nessuna trappola. Inoltre, senza tradire i suoi ideali cristiani, si è esposto in prima persona offrendosi di aiutare queste persone, che hanno agito sconsideratamente forse perché vivono un momento di difficoltà.

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