L'INTERVISTA – Casagiove (Caserta). Sit-in contro il circo, Marica: "Soddisfatti del risultato ottenuto"

Noi volevamo far rumore su un disagio emerso, ma passata la criticità rivolgiamo la nostra attenzione ed azione ad altro

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CASAGIOVE (CASERTA) – Dalla nostra testata abbiamo sostenuto la campagna, condotta dalla sezione “Liberi di volare – Aima cive” di Casagiove, contro il circo gestito da Miranda Orfei. La sezione casagiovese, guidata da Eleonora Marica, ha promosso sabato scorso una protesta civile, autorizzata dalle autorità competenti all’esterno dell’ingresso del circo. In tal proposito abbiamo ascoltato proprio la Marica in merito alle sue impressioni sul pomeriggio di protesta.

Come è andata questa protesta?

Eravamo un gruppo di una ventina di persone, accompagnate anche da bambini. La protesta si è basata essenzialmente sul volantinaggio e inviti trasmessi alla popolazione tramite megafono. Abbiamo ricevuto molte adesioni da parte di persone che poi hanno scelto di rinunciare al circo. Quello che più ci ha sorpreso senza dubbio è stata la comprensione dei bambini che, informati dello sfruttamento degli animali, hanno scelto di rinunciarvi.

C’è stato qualche problema con i circensi?

Devo ammettere che la nostra presenza naturalmente non era molto gradita, cosa che si capiva benissimo anche dagli sfottò dei lavoranti del circo. C’è stato solo un piccolo problema, quando una nostra attivista è stata fermata dalla polizia accorsa sul posto su chiamata dei circensi. Nulla di grave: gli agenti hanno potuto constatare che era tutto in ordine e secondo legge e ci hanno fatto proseguire con la protesta.

Dopo la protesta le vostre attività continueranno?

Naturalmente continueremo a protestare contro i circensi che sfruttano gli animali e che non si adeguano ad un vero spettacolo, come il Cirque du Soleil, ma sicuramente essa non rappresenta la nostra principale attività. Abbiamo altre problematiche del rapporto tra uomo e animale che devono essere affrontate, come ad esempio la campagna per la sterilizzazione. Noi volevamo far rumore su un disagio emerso, ma passata la criticità rivolgiamo la nostra attenzione ed azione ad altro.

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