“Questo appartamento è della camorra, mi dovete dare 50 mila euro”- le minacce ai leggimi assegnatari di un alloggio popolare

Borrelli: “Lo Stato deve decidersi a smantellare questo sistema. In Campania ci siamo organizzati con la Piattaforma della Regione per l’Anagrafe del Fabbisogno Abitativo”

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“Questo appartamento è di proprietà della camorra, se lo vuoi mi devi dare 50mila euro”: sono le minacce, rivolte anche ai bambini, che si è sentita dire una coppia napoletana, marito e moglie, alla quale il Comune di Napoli aveva assegnato un alloggio popolare nel quartiere Fuorigrotta di Napoli, precisamente in via Leopardi. Un’abitazione che, una volta, era nella disponibilità di un pluricondannato per associazione mafiosa e per diversi omicidi. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Napoli, al termine di indagini coordinate dalla Procura (sostituto procuratore Stefania Di Dona), ha notificato due misure cautelari (divieto di dimora e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) a ciascuno degli indagati, resisi responsabili di avere proferito quella frase ai legittimi assegnatari dell’alloggio.

“Ci stiamo battendo da tempo per smantellare questo sistema governato dai clan. Gli alloggi popolari vanno ai legittimi assegnatari, a chi ne ha i requisiti, a chi ne ha bisogno e non ai camorristi che devono farci i loro affari.

È tempo che lo Stato decida di intervenire. Nel frattempo in Campania ci siamo organizzati con la Piattaforma della Regione per l’Anagrafe del Fabbisogno Abitativo così non ci saranno più comuni senza graduatorie che permettono le occupazioni abusive da parte di delinquenti e camorristi invece di assegnare le case a chi ne ha veramente diritto.”- ha dichiarato il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

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