Casagiove: ITL spa assume la gestione del servizio integrato dal 2024

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Il Comune di Casagiove e ITL spa, ente gestore del servizio idrico integrato, hanno convenuto, che dal 1°gennaio 2024, la gestione del servizio idrico cittadino passa ad ITL spa, secondo le tempistiche indicate nel piano industriale e senza acquisire quote della società, decisione demandata al Consiglio Comunale

Il Comune di Casagiove aveva aderito all’EIC (Ente Idrico Campano), in ossequio alla Legge Regionale del 2 dicembre 2015, che trattava di “Riordino del servizio idrico integrato e di Istituzione dell’EIC condelibera del Consiglio Comunale n. 9 del 22 marzo 2016, prendendo atto dello Statuto che lo regola.

L’I.T.L. S.p.A. è una società a capitale interamente pubblico per la gestione di tutti i servizi e funzioniinerenti il Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) nel territorio della provincia di Caserta.

Con conferenza dei Servizi del 12 febbraio 2024, si è definito:

  1. Il subentro di ITL spa nella gestione del servizio idrico integrato del Comune di Casagiove apartire dal 01 gennaio 2024;
  2. Ai fini della gestione del servizio idrico integrato, il Comune di Casagiove trasferisce in concessioned’uso, le opere, gli impianti, le canalizzazioni ovvero segmenti e/o tratti delle stesse nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano secondo lo stato di consistenza effettuato in contraddittoriotra il personale di ITL spa e del Comune di
  3. Il Comune è responsabile del servizio fino alla data di trasferimento fissata per il 1° gennaio2024;
  4. Il Comune si impegna a trasferire tutte le informazioni e le conoscenze e ad assistere ITL spa, nelperiodo di avvio della
  5. L’ITL spa si impegna ad assicurare la presenza di un proprio dipendente presso la sede comunale di Casagiove tutti i martedì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18 per tutte le attività amministrative(contratti, volture, cessazioni )

Effetti positivi attesi:

  1. Le adesioni alle ragioni che hanno presieduto alle battaglie referendarie del 2011 per l’acquapubblica e il chiaro risultato della consultazione;
  2. Le economie di scala che si determinano in una condizione di monopolio naturale nella gestione dell’approvvigionamento idrico, gli usi, il riuso, la raccolta e il trattamento delle acque reflue urbane;
  3. Il superamento della dimensione comunale e la definizione di piani d’ambito che definiscono:
    1. gli obiettivi di miglioramento del servizio idrico per il raggiungimento di standard di qualità con livelli minimi del servizio;
    2. gli investimenti occorrenti al loro raggiungimento;
    3. l’ottimizzazione del sistema tariffario, con copertura dei costi e metodologie premiantil’efficienza e la qualità del servizio;
    4. le politiche di gestione relative al risparmio, al riuso e alla destinazione di risorse più pregiateper gli usi
  4. Recupero ad altre mansioni del personale impiegato;
  5. Possibilità di investimenti per finanziamenti pubblici, PNRR compreso, destinati esclusivamente agli EIC;
  6. Introduzione nuove tecnologie omogenee per tutto il territorio provinciale (Misuratori elettronicicon telelettura e controllo della rete e delle perdite) a costi decrescenti;
  7. Passaggio responsabilità e costi degli interventi su guasti alla rete idrica;
  8. Riduzione costi per l’ente derivanti dalle letture periodiche dei misuratori e della produzionedella fatturazione e del suo recapito;
  9. Possibilità di ottenere progetti pilota che accelerino modernizzazione ed efficientamento impianti;
  10. Diminuzione forbice esistente tra quantità di acqua erogata all’ente e quantità conteggiata all’utenza, con risparmio di un bene diventato sempre più da difendere per la sua strategicaimportanza civile ed economica;
  11. Possibilità per il cittadino di avere tempestiva conoscenza del suo rapporto di utenza con accessotramite specifica piattaforma.

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